13 - IL CORPO
13 - IL CORPO
L'intero villaggio era in subbuglio. E non è stato per meno. Dopotutto, avevano trovato un corpo senza vita vicino ai binari del treno. Poco distante dalla stazione, quasi nascosto tra il fogliame, giaceva il corpo di un uomo. Pallido, apparentemente senza sangue nel suo corpo. Non c'erano segni di lotta, a quanto pare la vittima non ha reagito contro il suo aguzzino. La gente si raccolse attorno al cadavere, ma nessuno ebbe il coraggio di avvicinarsi e vedere cosa gli fosse realmente accaduto. Finalmente arrivò il delegato, accompagnato dai suoi due assistenti. Smontarono, si avvicinarono al corpo. "Seu" Duarte, il capo della polizia, ha girato il corpo alla ricerca di qualsiasi segno di violenza contro di lui, ma non ha trovato nulla. Il corpo non presentava ferite. Si grattò la testa, non capendo bene cosa fosse successo. Se solo il dottor Alberto, il medico legale della zona, non avesse viaggiato, avrebbe potuto dargli una mano, cercare di spiegargli cosa era realmente successo lì...
Non tutti i villaggi avevano ancora veicoli a motore. La Capitale disponeva di poche automobili e si prevedeva di distribuirle nell'entroterra, ma non si prevedeva quando ciò sarebbe accaduto. Perciò avevano ancora il cavallo come mezzo di trasporto e, quando c'era una vittima mortale come adesso, avevano un buon vecchio carro, o anche un carro trainato da buoi, per portare la salma all'obitorio... viaggiare non era mai molto lungo... oggi sarebbe un'eccezione... in fondo dal luogo dove hanno trovato la vittima al centro del campo c'era una lega, più o meno... e siccome il carro non era disponibile in quel momento , Duarte chiese al "signor" Nardi di prestargli un carro trainato da buoi, per poter trasferire la salma.
Non ci è voluto molto e Zacarias è arrivato con la sua squadra. Con molta cura caricarono il corpo in macchina e finalmente iniziarono a dirigersi verso il centro del campo. La gente si fece il segno della croce mentre l'auto passava, lentamente, con le ruote che cigolavano il suo caratteristico canto e la voce di Zacarias che incoraggiava la sua squadra a camminare... "vai, Malhado... vai Brioso"... e così continuarono il loro viaggio, finché dopo un buon quarto d'ora giunsero finalmente a destinazione.
Era mezzogiorno passato quando Maria incontrò suo padre. La prima domanda che fece riguardò il corpo che aveva portato al campo. Zacarias si limitò a sospirare e non rispose alla domanda di sua figlia. Era curiosa, voleva sapere cosa fosse successo, ma suo padre non seppe nulla. Vedendo che non avrebbe avuto alcuna informazione su quanto accaduto, e poiché la sua ora di pranzo stava già scivolando via, iniziò a parlare di amenità, cose che accadevano sul posto di lavoro. Ma notò che suo padre era accigliato, con un'aria preoccupata che non si accordava con i suoi modi bonari. In fondo aveva sempre un gran sorriso stampato in faccia, scherzava sempre, scherzava con tutti... ma oggi no... si vedeva che c'era qualcosa che lo preoccupava. Ma non le sarebbe servito a niente chiederle cosa stava succedendo, dato che apparentemente aveva a che fare con il lavoro che aveva svolto quella mattina. E questo la rendeva ancora più curiosa.
Quando Maria stava per uscire per tornare al lavoro, Zacarias le fece cenno di aspettare un po'. Andò al comò nella sua stanza, prese una catena con un crocifisso e la mise al collo della ragazza. Lei lo guardò, non capendo bene cosa stesse facendo suo padre. Sì, erano religiosi, sì, credevano nel potere dei simboli sacri. Ma poi usarli quotidianamente, e ancora di più al lavoro...
- Quando finisci il servizio, torna subito a casa.
- C'è?
- E di' a tua madre e ai tuoi fratelli... che hanno finito il lavoro, tornate subito a casa. Non deviare dal sentiero...
- Perché, padre?
- Solo perché. Vieni subito a casa. Oh, e avverti quel tuo amico sconsiderato di fare lo stesso. Non è bello andare in giro di notte. Soprattutto se ti addentri nel bosco...
- Ma lei no...
- Guarda, la notte va rispettata. Dopo che il sole tramonta, è tempo che le anime corrano in giro per il mondo. E non dobbiamo mai abusare...
- La ricerca di legna da ardere per cucinare è abusiva?
- Può farlo sabato, dopo aver finito di lavorare... lavoriamo solo fino a mezzogiorno, quindi ci sono un paio d'ore buone per andare a prendere la legna, va bene o no?
- Ok, papà... è solo che non capisco cosa...
- Non c'è niente da capire, Maria. Fai quello che ti dico...
- Sì, ma perché?
- Solo perché...
- E' per via del corpo che hanno trovato, vero?
Zaccaria rimase in silenzio.
- Dimmi, padre... è per questo?
Rimase in silenzio, guardando il nulla all'infinito.
- Padre...
- Figlia, ascolta tuo padre e fai quello che ti chiedo. È per il tuo bene...
E considerava chiusa la conversazione. Vedendo che non poteva ottenere altro da suo padre, Maria scrollò le spalle e tornò nella sua risaia. Aveva ancora un paio d'ore buone per lavorare. E, sì, avrebbe obbedito ai suoi ordini. Dopotutto, non l'avevo mai visto così serio come adesso. E, pur non capendo molto bene cosa stesse succedendo, era meglio seguire quello che gli chiedeva suo padre. Non costava nulla seguire i suoi consigli. E, inoltre, sentiva un'aura di paura diffondersi in tutto il campo...
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