CARA TERRA


 CARA TERRA


Vengo da lontano per vedere i miei cari genitori

Perché il desiderio non lo sopportava più

Sono un discendente brasiliano di tupi

Sono venuto a vedere la mia terra dove sono nato


È che il desiderio ha stretto il mio cuore

Mi mancano i miei genitori e i miei fratelli

Mi manca il canto di Juriti

È stato il motivo per cui sono tornato qui


Cara Terra ti ho sempre adorato

Voglio stare con te

E al tuo fianco per sempre io vivrò


Questa bellissima canzone, di Francisco Lacerda e Nenete, è senza tempo. Come mai? Semplice... fin dagli albori della storia dell'uomo sulla terra, le migrazioni sono una costante nella sua vita. Per vari motivi, l'uomo lascia sempre il suo gruppo iniziale e va a cercare opportunità in altri angoli. A volte ha successo, a volte no. Ma una cosa non cambia mai nella sua percezione... l'attaccamento alle sue origini, l'amore per la sua terra... qualunque sia il suo destino in nuove terre, non dimentica mai quel piccolo posto che lo ha visto nascere, crescere... a sbocciare nella vita. Non importa quanto successo avrai, quel luogo in cui sei nato sarà sempre, nella tua anima, un piccolo pezzo di paradiso in terra. Perché è lì che ci sono tutti i tuoi riferimenti... padre, madre, fratelli, parenti, amici e conoscenti. L'odore dell'erba nella tua patria è molto più fragrante di qualsiasi altra erba del mondo. La vita nel villaggio dove viveva prima di partire era molto più tranquilla, molto più tranquilla. Il cibo, preparato dalle mani di sua madre, era molto più gustoso. Il sole era più radioso, le notti più stellate, con una luna d'argento che illuminava il cielo. Come si suol dire, l'erba era molto più verde...


Ma allora, se la sua terra d'origine era così buona, perché se n'è andato, lasciandosi alle spalle un angolo unico della terra, abbandonando un luogo benedetto da Dio e gettandosi a capofitto in avventure in terre sconosciute alla ricerca del successo nella sua vita, se tutto ciò di cui avevi bisogno era a portata di mano? Del resto, per quanto accogliente sia la nuova destinazione in cui lotterà per vincere nella vita, non raggiungerà mai i piedi di quel punto sperduto del mondo, dove fontane di miele sgorgavano il loro nettare per la gioia dei suoi abitanti...


Non è raro sentire di persone che, per qualsiasi motivo, vogliono tornare al loro luogo di origine... la terra in cui si trovano non ha potuto mettere radici. Anche se sono a miglia di distanza dalla terra in cui sono nati, il loro desiderio di tornare non svanisce mai. Questo non vuol dire che tutti finiscono per tornare. Ovviamente no. Dopotutto, la vita è dinamica e mette a dura prova ognuno di noi, indipendentemente dai desideri intimi della nostra anima. Ma sognare è ancora permesso, e le persone si sentono correre per i campi che conoscevano da piccole, ogni volta che chiudono gli occhi...


La cosa buffa è che in luoghi nuovi si formano vere e proprie comunità di migranti, che cercano di ricreare l'atmosfera della propria terra, snaturando completamente l'identità del luogo in cui sono inseriti. Cioè, dopo qualche tempo, i nativi di quel luogo scelto da persone provenienti da altri angoli non saranno più in grado di riconoscere la propria terra. Perché è diventata, a poco a poco, un ibrido. Non è più la terra dei suoi nativi, perché a poco a poco gli usi ei costumi stanno cambiando. E non è nemmeno la terra dei viaggiatori, perché non potrà mai eguagliare la perfezione dei luoghi da cui provengono...


Sono le otto e mezza di questa splendida domenica che inizia. Domenica, giornata di insalata di pasta e maionese... giornata di visite in famiglia, ricordando il passato e immaginando il futuro...


Rimanete con Dio, e possa Egli riversare la Sua Benedizione sulle nostre teste. Che questa sia la domenica più bella della nostra vita e che ci permetta di arrivare alla fine di questa bella giornata insieme ai nostri cari, e che possiamo realizzare un po' di quello che si aspetta da noi... Baci e arrivederci Domani...

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